Trentatre stati americani hanno intrapreso una causa contro Meta Platforms Inc. per aver danneggiato la salute mentale dei giovani e per aver contribuito alla crisi della salute mentale giovanile progettando consapevolmente funzioni su Instagram e Facebook che causano la dipendenza dei bambini dalle sue piattaforme.
“I bambini e gli adolescenti soffrono di livelli record di cattiva salute mentale e le aziende che gestiscono social media come Meta ne sono responsabili”, ha dichiarato il procuratore generale di New York Letitia James. “Meta ha approfittato del dolore dei bambini progettando intenzionalmente le sue piattaforme con caratteristiche manipolative che rendono i bambini dipendenti dalle loro piattaforme e abbassano la loro autostima”.
Le ricerche hanno dimostrato che l’uso da parte dei giovani delle piattaforme di Meta sui social media è associato a depressione, ansia, insonnia, interferenze con l’istruzione e la vita quotidiana e molti altri risultati negativi”, si legge nella denuncia.
Il provvedimento fa seguito a un’inchiesta giornalistica, pubblicata per la prima volta dal Wall Street Journal nell’autunno del 2021, basata su ricerche condotte dalla stessa Meta, secondo cui l’azienda era a conoscenza dei danni che Instagram può causare agli adolescenti, soprattutto alle ragazze, per quanto riguarda la salute mentale e l’immagine del corpo. Uno studio interno ha citato il 13,5% delle ragazze adolescenti che afferma che Instagram peggiora i pensieri di suicidio e il 17% delle ragazze adolescenti che afferma che peggiora i disturbi alimentari.
Come genitori e come educatori dobbiamo saperlo e dobbiamo agire. Con i minori in più tenera età separandoli fisicamente il più possibile dall’infernale marchingegno (che invece sempre più spesso diventa il regalo tipico della prima comunione); con gli adolescenti provando a parlarne e a riflettere sull’accettazione di sé e sull’incremento del disagio che chiunque (anche un adolescente) può riscontrare.
Avv. Francesco Cucci